Eccessivo terrore sulla popolazione italiana: Bassetti dubita sulla gravità del contagio contratto dai pazienti in estate.
Tra la popolazione italiana c’è ancora molta confusione, e questa sembra provocare difficoltà sul continuo della campagna vaccinale del prossimo autunno. Secondo Matteo Bassetti la vaccinazione con due-tre dosi è capace di proteggere dal Covid, ma con l’arrivo delle nuove varianti è stato necessario introdurre in commercio i nuovi bivalenti contro Omicron 4 e 5.
La situazione epidemiologica
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commenta su Twitter un post del virologo Roberto Burioni. Le brutte notizie comunicate dal virologo sui social hanno di certo allarmato i cittadini che non sanno con precisione cosa gli aspetterà nei prossimi mesi.
La situazione epidemiologica vissuta quest’estate ha riguardato sia pazienti ricoverati in ospedale che tenuti sotto vigilanza a domicilio. Eppure, la gravità della questione appena trascorsa sembra non aver trasmesso un’eccessiva gravita all’infettivologo Bassetti. “Che le varianti Ba.4 e Ba.5 siano più contagiose è un dato di fatto e non c’erano bisogno di nuovi studi, sul grado di maggior aggressività patogenica ho molto dubbi che mi vengono dall’osservazione clinica”, dichiara all’Adnkronos Salute.
Resta confermata l’affidabilità dela vaccinazione con due-tre dosi è in grado di dare una ottima protezione. Nonostante ciò, con l’arrivo delle varianti Omicron 4 e 5, l’Ema approva il booster contro di essi, raccomandato soprattutto alle fasce deboli. Anche l’Oms resta positivo sulla continuazione della campagna vaccinale per una maggiore protezione, ma sul conteggio italiano dei decessi Covid qualcosa non quadra.
La scorsa settimana abbiamo avuto il più basso numero di morti Covid da marzo 2020, ma in Italia il tasso dei decessi è ancora significativo. Spiega Bassetti: “Il problema, quindi è che o non abbiamo capito come gestire la pandemia o queste persone non sono morte per Covid. Continuare a dare questi numeri per l’Italia non è un messaggio corretto che diamo fuori dal Paese”.